Il progetto

Il Piceno, terra naturalmente vocata alle produzioni agroalimentari di qualità; ottenute dall'utilizzo di tecniche rispettose dell'ambiente e del paesaggio, E' oggetto centrale del progetto dI filiera

Piceno Open - Vinea  Qualità; Picena.

Il progetto "Vinea Qualità Picena" costituisce l'opportunità per sviluppare una strategia integrata e sinergica tra tutti gli attori della filiera al fine del superamento di alcune criticità intrinseche al territorio ed alla situazione di mercato. Uno dei principali fattori di debolezza del settore agricolo ed agroalimentare locale, e più in generale di quello regionale, è l'estrema frammentazione del sistema produttivo e di commercializzazione delle produzioni. Nel corso degli ultimi anni il settore agroalimentare della nostra provincia ed in particolare quello vitivinicolo ha realizzato una mole molto importante di investimenti strutturali volti a migliorare la qualità delle produzioni, oltre 130 milioni di Euro negli ultimi 10 anni tra ammodernamento strutture di trasformazione, rinnovo vigneti, diversificazione dell'attività agricola ecc.. ma manca ancora un deciso slancio verso adeguate politiche promozionali e commerciali, aspetti che rappresentano l'anello debole del nostro sistema produttivo.

Con la presente iniziativa si intende sviluppare progetti di tipo trasversale interessanti l'intero territorio coinvolto e progetti di tipo verticale con ricaduta diretta sui singoli beneficiari che porteranno alla creazione di strategie innovative a livello promozionale e commerciale.

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i Prodotti

L'agricoltura biologica è un metodo di produzione definito dal punto di vista legislativo a livello comunitario con il Regolamento CEE 2092/91 (ora Reg. 834/07 e Reg. 889/08), e a livello
nazionale con il D.M. 2209/95.

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Il termine "agricoltura biologica" indica un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l'impiego di sostanze naturali, presenti cioè in natura, escludendo l'utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi). Agricoltura biologica significa sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell'acqua e dell'aria, utilizzando invece tali risorse all'interno di un modello di sviluppo che possa durare nel tempo. Per salvaguardare la fertilità naturale di un terreno gli agricoltori biologici utilizzano materiale organico e, ricorrendo ad appropriate tecniche agricole, non lo sfruttano in modo intensivo.

Per quanto riguarda i sistemi di allevamento, si pone la massima attenzione al benessere degli animali, che si nutrono di erba e foraggio biologico e non assumono antibiotici, ormoni o altre sostanze che stimolino artificialmente la crescita e la produzione di latte. Inoltre, nelle aziende agricole devono esserci ampi spazi perchè gli animali possano muoversi e pascolare liberamente. Oggi in Italia, a testimonianza della validità del metodo, sono più di 50 mila le aziende che praticano l'agricoltura o la zootecnica biologica. L'Italia, grazie al suo clima, alla ricchezza e diversità dei suoi ecosistemi, alla tipicità e varietà dei suoi prodotti, grazie alle sue grandi tradizioni agroalimentari e gastronomiche, si configura come il paese ideale, perfettamente vocato, per le produzioni biologiche, tutte di alta qualità, ed alla tipicità di tutti i nostri territori. I prodotti dell'agricoltura biologica, sono buoni e gustosi, sicuri da mangiare e con elevati valori nutritivi, superiori ai prodotti dell'agricoltura convenzionale .

  • Vini.
  • Vitellone Bianco
  • Oliva Ascolana
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il territorio

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Se è vero che il bacino mediterraneo è  la culla della biodiversità, il <<Piceno>> rappresenta una sintesi di un primato di cui i Paesi dell'Europa meridionale possono  andare ovviamente fieri.<br />

La straordinaria varietà di paesaggi  che ritroviamo in questa terra dove mare, colline e montagne si succedono senza  soluzione di continuità, ha contribuito in maniera decisiva al radicamento di  una tradizione culinaria molto ricca, rimasta autentica in tutti i suoi  contenuti.</p>

  <p>L'inevitabile trasformazione della  società rurale, conseguenza del fenomeno dell'industrializzazione, non ha  causato l'abbandono della terra in maniera indiscriminata: il legame con la  terra nel Piceno è rimasto tutto sommato solido è questo ha consentito di  mantenere vive alcune pratiche come l'allevamento casalingo del maiale e la  coltivazione di orti o di veri e propri appezzamenti pi&ugrave; o meno estesi per le  esigenze alimentari della famiglia.Un legame che in tempi recenti ha  generato casi esemplari di <<&ldquo;artigianato  alimentare&rdquo;>> con lo sviluppo di piccole aziende a conduzione familiare la  cui crescente diffusione sul territorio ha permesso di accorciare la filiera  delle produzioni.</p>

  <p>Proprio dalla terra proviene una  straordinaria varietà di prodotti, a cominciare dalla frutta. Gran parte<< >>del  territorio Piceno è particolarmente vocata alla produzione di numerose varietà  di frutta. Emblematica è in questo senso è la Valdaso. <<Pesche>>, <<ciliegie>>, <<albicocche>>, <<prugne>> sono presenti in grandi  quantità e varietà. Numerose le aziende artigianali impegnate nel settore della  conservazione con la produzione di ottime confetture e sciroppati. Notevole è  la produzione di<< olio extravergine di oliva.>> Con oltre mille ettari  coltivati ad uliveti il territorio della provincia di Ascoli Piceno copre quasi  la metà dell'intera produzione regionale di olio extravergine. L'eccellente  produzione deriva da numerose varietà: Leccino, Frantoio, Moraiolo, Sargano,  Raggia, Piantone di Falerone. Una citazione a parte merita la varietà <<tenera  ascolana>> insignita della Denominazione di Origine Protetta nella duplice  versione in salamoia e farcita, ripiena di un misto di carni di manzo, pollo e  maiale, aromatizzata con altri ingredienti, infine fritta in abbondante olio  bollente. Stiamo parlando <<dell'oliva farcita all'ascolana>>, vanto non  solo della città di Ascoli Piceno, ma di tutto il territorio. L'oliva farcita  arricchisce anche uno dei piatti pi&ugrave; noti della tradizione ascolana, il <<fritto  misto>>, che contempla anche la cotoletta d'agnello, il cervello (ahime,  ormai quasi introvabile), i cremini dolci, le zucchine e i carciofi in  pastella. </p>

<p>La montagna è uno scrigno di  prelibatezze. Nei boschi dei Sibillini e in tutta la fascia montana che collega  gli stessi Sibillini all'altro parco nazionale, quello della Laga, presenti in  quantità notevoli i tartufi, dal prezioso e sublime <<tartufo bianco pregiato>>,  al <<nero pregiato>>, al <<tartufo estivo>>. Oltre cento sono invece le  specie di funghi tra i quali i <<porcini>>, i <<galletti>>, le <<russole>>,  i <<prugnoli>> e i <<prataioli>>. Funghi e tartufi, ma anche gli squisiti <<marroni>> (solo nel Piceno viene raccolto oltre il 90% dell'intera  produzione regionale di castagne), sono i protagonisti assoluti di numerose  manifestazioni in calendario tra ottobre e novembre in tutto il territorio  montano. </p>

  <p>Anche nelle <<paste>> troviamo una  esemplare espressione del territorio, visto che quella del grano è una delle  colture prevalenti<<. >>Le Marche, e il Piceno in particolare, sono terra di  confine, situate a cavallo tra la tradizione settentrionale delle paste fresche  all'uovo e quella meridionale delle paste secche, prodotto con grano duro. </p>

  <p>Sulla costa regna sovrana la cucina di  mare, espressione inequivocabile del sapido pesce pescato nel Mare Adriatico.  La città di San Benedetto è sede di uno dei pi&ugrave; importanti porti pescherecci  d'Italia e da anni contende il primato a Mazara del Vallo. La ricca e variegata  tradizione gastronomica della costa trova la sua espressione pi&ugrave; autentica nel <<Brodetto  alla Sambenedettese>>, una zuppa resa particolare dalla presenza di ben  tredici varietà di pesci e al tipico gusto acidulo conferito dalla presenza di  aceto, pomodori acerbi e peperoni. E' una ricetta che ha avuto origine sui  pescherecci e inizialmente veniva realizzata con pesci poveri, in particolare  con quelle specie che difficilmente trovavano una collocazione sul mercato. </p>

  <p>La straordinaria esposizione dei  vigneti sulle colline consentono di ottenere dalle uve del Piceno vini di  grande pregio, bianchi e rossi. Negli ultimi anni il Piceno si è ricavato un  posto in primo piano nel panorama enologico italiano, grazie all'impegno di  giovani produttori che si cimentano con risultati eccellenti. Tra i distillati <<l'Anisetta  Meletti>>, storica bevanda ascolana, il <<mistrà>> e il <<vino cotto>>,  prodotti tradizionali di tutto il territorio. </p>

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Visitatori
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Eventi del progetto
EVENTI DEL PROGETTO

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ANGHIO' 2021

ANGHIO' FESTIVAL DEL PESCE AZZURRO, PORTO SANT'ELPIDIO, VIA CESARE BATTISTI, 09 SETTEMBRE - 12 SETTEMBRE 2021

Festival dedicato al pesce azzurro, presenza media nei cinque giorni 15.000 persone, organizzato da Tuber Communications. Il festival promuove ormai da dieci anni il consumo del pesce massivo dell’Adriatico, in particolare il pesce azzurro, presente in grande quantità nel Mare Adriatico e ricco di Omega 3 e Omega 6. La presenza del progetto di Filiera Piceno Open prevede la presenza di uno stand personalizzato m. 5 x 10 dove tutti i visitatori di Anghiò hanno potuto degustare gratuitamente pane e olio extravergine biologico delle aziende aderenti al progetto di filiera. Lo stand ha altresì ospitato quattro degustazioni dedicate i vini della Docg Offida(Offida Passerina, Offida Pecorino e Offida Rosso), tenute da sommelier professionisti, in occasione della ricorrenza del decennale della istituzione della medesima Docg.

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VINOFORUM 2021

VINOFORUM, LO SPAZIO DEL GUSTO, ROMA, PARCO TOR DI QUINTO, 10 SETTEMBRE - 19 SETTEMBRE 2021

Vinoforum è uno dei più importanti eventi dedicati al vino che si svolgono in Italia. In una location di grandi dimensioni viene presentato il meglio della produzione vinicola italiana e internazionale, con stand di degustazione, degustazioni guidate, convegno, seminari conferenze, cene a tema e Street Food. Lo stand del progetto Piceno Open prevedeva uno spazio di m. 4 x 8 nel quale sono stati fatti degustare pane e olio con i migliori oli extravergine biologici del territorio Piceno e la degustazione attraverso minicorsi tenuti da una sommelier professionista di approccio ai vini della Docg Offida.

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